Da Il giornale di Vicenza

È una di quelle notti magiche, con il Titolo europeo assoluto pesi Supergallo che, tornato in Italia dopo oltre 20 anni per mano di Luca Rigoldi, nel bel Paese ci resta per opera dello stesso talentuoso pugile che con umiltà e determinazione sta scrivendo la storia della boxe tricolore. Rigoldi si avvicina al ring accompagnato dalla luccicante cintura conquistata lo scorso novembre in Francia ai danni del padrone di casa Jeremy Parodi. Accanto a lui, fino all’angolo rosso, il maestro Gino Freo, il tecnico Alessandro Santamaria e il cutman Marco Nogara. Squadra che vince non si cambia. Nel frattempo lo sfidante Anthony Settoul ha posato gli occhi sul prezioso trofeo, ma i supporter del campione berico già commentano che “tornerà a casa con la sola cintura dei pantaloni”. Il match, sulle 12 riprese da 3’ ciascuna, sembra dare fin da subito ragione ai vicentini che a gran voce sostengono il loro beniamino: il ragazzo della porta accanto che si è fatto da solo e che da solo sta conquistando l’Europa in una specie di “Risiko” a suon di ganci e montanti. Già dalla prima ripresa Rigoldi non arretra di un passo sferrando pugni che vanno a segno e che si fanno sentire sui fianchi del 32enne Settoul. Nel terzo round il pupillo del maestro Freo mette all’angolo lo sfidante d’Oltralpe, scena che si ripete nel tempo successivo. Settoul arriverà alla 12esima senza cadere per ko? Quello che mette in atto il pugile della Queensberry Vicenza è un lavoro certosino al tronco dell’avversario, come chiede il maestro dall’angolo. Rigoldi esegue lucido e pulito. Si arriva al quinto round, le urla della storica fidanzata Valentina guidano i cori dei tifosi che chiedono a gran voce un finale d’effetto. Il boxeur berico ci prova, Settoul alla settima ripresa inizia a colpire a vuoto, finisce di nuovo all’angolo e piovono diretti e ganci dal mancino di casa. Da qui il francese si chiude a riccio, in difensiva, poi scivola e cade a terra. Il pavimento era bagnato, ma gli animi si scaldano. Ottavo round e l’avversario non ne ha più, Rigoldi macina come un caterpillar. È solo questione di tempo; il gatto e il topo in una scatola. Una metafora che calza a pennello per il vicentino che all’undicesimo round infila una serie di colpi che lasciano interdetto Settoul. Quest’ultimo barcolla, ma non molla, anche se l’esito del match è già scritto. Bellissimo, alla fine, vedere lo stesso Settoul alzare in braccio per primo con il campione in segno di esultanza. Questa era una difesa volontaria del titolo, Rigoldi è atteso tra qualche mese per disputare quella ufficiale imposta dall’European Boxing Union. Dall’altra parte del ring potrebbe esserci l’ucraino Yegorov, ma questa sarà un’altra storia tutta da scrivere.

ARTICOLO DI SARA MARANGON
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