Tutti oramai sanno l’esito di quel magnifico combattimento tenutosi a Montichiari (BS) lo scorso 10 Dicembre… Non tutti però hanno avuto la fortuna di poter poi scambiare quattro chiacchiere con il nostro piccolo campione: per tutti quanti voi, riporto il testo dell’intervista avuta con la nostra giornalista di fiducia Sara Marangon de Il Giornale di Vicenza.

È felice come un bambino Luca Rigoldi. Un bambino che sotto l’albero ha trovato il regalo che sognava: in questo caso la cintura che vale il titolo italiano di Super Gallo. Il pugile vicentino non nasconde la gioia e la soddisfazione per aver raggiunto questo traguardo, già sfumato a marzo per mano di Vittorio Parrinello. Ora che il titolo era diventato vacante, il pupillo del maestro Gino Freo e del tecnico Alessandro Santamaria non si è fatto sfuggire l’occasione battendo ai punti Iuliano Gallo. Quest’ultimo, calabrese classe 1992 e quindi un anno più vecchio del pugile di Villaverla, ha dimostrato di saper tenere testa a Rigoldi in un combattimento leale e “colpo su colpo” che ha appassionato il pubblico del PalaGeorge di Montichiari (Brescia) nell’evento organizzato dalla Boxe Loreni. “Fino alla fine non sapevo come sarebbe andata – commenta il giovane talento berico in forza alla Queensberry Boxe Vicenza -. Sono cresciuto molto nelle ultime due riprese mentre nella fase centrale del match ho sbagliato strategia”. Un incontro condizionato fin dai primi minuti da un’importante ferita rimediata da Luca Rigoldi all’arcata sopracciliare sinistra, frutto di un gancio ben assestato di Iuliano Gallo. “A tal proposito mi concedo una nota di merito: sono stato bravo a rimanere lucido e a non perdere la concentrazione nonostante il fastidio del sangue e del sudore che mi colavano sull’occhio e che mi precludevano la vista – prosegue -. In quel momento mi sono passate per la testa tante cose, anche la paura di non riuscire a finire il match. Una volta sistemata la ferita, e per questo ringrazio cutman Marco Nogara, ho iniziato a colpire Gallo allo stomaco. Dovevo stare attento perché per farlo era necessario accorciare le distanze con il rischio di rimediare una testata, ma avevo capito che il mio avversario aveva finito la benzina e stava boxando solo di cuore. Mi aspettavo un incontro combattuto, i pugili allenati dal maestro Lauri sono guerrieri, ma non credevo che sul piano fisico Gallo sarebbe riuscito a reggere un ritmo così alto per dieci riprese”. Adesso che la cintura è arrivata a Vicenza, Luca Rigoldi pensa già al futuro: “Spero di fare una difesa del titolo già alla volta di marzo o aprile. In ogni caso prima mi godo questo Natale felice in famiglia”. E in questo interviene la fidanzata Valentina Lavarda, da sei anni al fianco del neo campione italiano Super Gallo: “Finalmente riusciremo a trascorrere un po’ di tempo assieme. Anche se per questa sfida l’ho visto molto più tranquillo rispetto all’appuntamento di marzo con Parrinello, è pur vero che nelle ultime settimane ho dovuto sfoderare una pazienza infinita. Adesso posso dire che sono orgogliosa di lui perché se lo merita”. Di questo avviso anche il tecnico della Queensberry Vicenza, Alessandro Santamaria, e il maestro Gino Freo, patron della Boxe Piovese. “Il match era iniziato in salita per due motivi: da un lato la grinta di Gallo, dall’altro la ferita alla prima ripresa – commentano i due -. Alla fine ne è nato un bellissimo titolo italiano, era da anni che non se ne vedeva uno così combattuto. Forse Luca ha preso qualche colpo di troppo, ma la posta in palio era molto alta e lui è un battagliero, uno che le cose se le vuole conquistare per merito tra le sedici corde”.